La Provincia di Pescara ha ideato e realizzato il Progetto denominato Val.Si.Mi. (acronimo di Valorizzazione dei Siti Minerari dismessi), che vede coinvolti, oltre alla Regione Abruzzo che ha finanziato l'iniziativa, i sei Comuni (Scafa, San Valentino in A.C., Roccamorice, Abbateggio, Manoppello e Lettomanoppello) interessati dalla concessione mineraria "SAMA San Valentino".
Il progetto, si pone l'obiettivo di valorizzare le antiche miniere di roccia asfaltica, oltre al patrimonio di archeologia indiustriale che rappresentano, che hanno caratterizzato l'economia dell'area della Majella occidentale e che sono posizionate in un'area di particolare pregio naturalistico oltre che culturale e storico.
L'area interessata dal progetto è ricompresa nel Parco nazionale della Majella, ha ospitato le riflessioni e le meditazioni di Celestino V, oltre a coincidere con il Distretto del Benessere.
Il progetto Val.Si.Mi prevede la realizzazione, in ognuno dei sei comuni, di una sala multimediale nella quale poter visitare virtualmente le miniere presenti che sono integrate nella geografia di questo territorio e ne hanno caratterizzato la storia e l' economia, oltre ad una serie di azioni di promozione in Italia e all'estero.
Il concorso “Prima Pietra” punta a raccogliere una serie di un video (massimo 3 minuti), che potranno realizzare appassionati videomaker, anche non professionisti, e che andranno caricati sul sito www.digitalstory.it nel rispetto del regolamento del contest.
I Video dovranno raccontare la storia delle miniere, delle migliaia di persone che per decine di anni lì hanno lavorato e vissuto oltre a chi, come i Maestri Scalpellini, hanno fatto dell'estrazione di materie prime, come la Pietra, e della conseguente trasformazione in opere d'arte e di pregio, uno stile vita e di arte, oltre che fonte di reddito.
L'organizzazione auspica che i video possano altresi raccontare, il contesto naturale che incornicia il territorio, oltre al patrimonio storico, artistico ed eno-gastronomico dei 6 comuni interessati dal progetto.
le produzioni dovranno essere agevolmente comprensibile anche ad un pubblico di lingua non italiana.